ANTONIO FIORE L'ULTIMO PITTORE FUTURISTA OPERANTE
Antonio Fiore spazia dall'Areopittura alla Cosmopittura ai quadri sagomati su legno e le meravigliose pitture cosmiche con inserimenti dell'acciaio nei quadri.

( Alessandra Giorda ) I suoi lavori colpiscono al cuore chi con ammirazione li guarda stupito da tanta bellezza. Antonio Fiore, detto "Ufagrà" per la sua adesione, negli anni '70-'80 del novecento, al Movimento Agrà, dopo avere conosciuto Sante Monachesi. In un'intervista il pittore della provincia di Roma spiega "Fui battezzato da Monachesi con lo pseudonimo di Ufragà, in quanto al U stava per universo, in quanto il movimento è universale, la F per Fiore che è il mio cognome e Agrà il movimento stesso."
Influenzato dal futurismo storico e l'aeropittura alla dichiarazione "Futurismo Oggi", redatta da Enzo Benedetto nel 1967. Ha frequentato altri futuristi quali Francesco Cangiullo, Osvaldo Peruzzi e Mino Delle Site. Molte sono le sue esposizioni a partire dal 2000 si segnalano diverse mostre a Roma, alcune specifiche per il centenario futurista del 2009.

Nel 2005 Fiore ha esposto al Complesso del Vittoriano a Roma, mentre nel 2008 2008 al Museo nazionale degli strumenti musicali, con la retrospettiva antologica Ufagrà e si sono susseguiti molti altri eventi importantissimi tra i quali si sottolinea che nel 2011 2011 ha esposto al Vittoriano per il Padiglione Lazio, evento collaterale alla LIV Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi.