«Nel rappresentare i Carmina Burana, ho voluto soffermarmi su quello che ritengo il tema più importante di tutti - afferma il coreografo Ilya Jivoy - la volubilità e l'inesorabilità del destino umano, i suoi movimenti ciclici predeterminati, l'alternanza di "alti e bassi" nella vita. Questo è uno spettacolo che parla del destino, del suo senso o della sua assurdità, delle voci magiche dentro ciascuno di noi, della ricerca dell'eterna felicità, dello scopo della vita e del valore inestimabile dell'anima umana».
In scena al Teatro Regio dal 4 all'11 dicembre per 6 recite, questo balletto in un atto è una novità firmata da Ilya Jivoy e interpretata dal Balletto dell'Opera di Tbilisi, uno spettacolo ricco di emozioni e dinamiche, carico di movimento ed energia allo stato puro; lo spettatore ne viene immediatamente catturato e si trova immerso nell'azione. La prima rappresentazione assoluta di questa versione coreografica dei Carmina Burana ha avuto luogo il 28 ottobre 2022 a Tbilisi.
Opera monumentale e di grande suggestione, dato l'impiego di un notevole organico alle prese con sonorità primitive ed energici ritmi percussivi, i Carmina Burana vennero pensati dal musicista tedesco Carl Orff per essere rappresentati sul palcoscenico, accompagnati da danze, immagini e scenografie. Composti tra il 1935 e il 1936, sono basati su 24 poesie scritte in un misto di latino medioevale, tedesco e francese "volgari" ritrovate in un codice manoscritto del XIII secolo proveniente da un monastero bavarese e rielaborati dal compositore stesso. Vennero eseguiti per la prima volta nel 1937 a Francoforte, ottenendo un grande successo ma scatenando anche la condanna nazista per il tono colorito, spinto e impertinente di alcuni canti e per il «malinteso ritorno agli elementi originari del far musica».
I
Carmina Burana sono una delle poche pagine della letteratura musicale colta novecentesca familiari a tutti, sia per le numerose incisioni discografiche sia per gli innumerevoli utilizzi fatti dal cinema e dalla televisione.
Il
Corpo di Ballo dell'Opera di Tbilisi è diretto da
Nina Ananiashvili e si esibisce per la prima volta a Torino. L'
Orchestra, il
Coro e il
Coro di voci bianche del
Teatro Regio sono diretti da
Zaza Azmaiparashvili, che accompagneranno dal vivo i ballerini. Le voci solistiche sono:
Alina Tkachuk,
Vladyslav Gorai e
Bogdan Panchenko. I due cori
sono istruiti rispettivamente da
Andrea Secchi e
Claudio Fenoglio.
Le coppie formate da
Alina Somova (Avsadzhanashvili) e
Oscar Frame e da
Ruika Yokoyama ed
Efe Burak si alterneranno nel corso delle recite insieme agli altri solisti: Papuna Kapanadze, Mari Elo, Nino Samadashvili, Giuseppe Picone, Laura Fernández, Kaito Hosoya, Giordano Bozza, Ekaterine Makhachashvili, Tatia Jashiashvili ed Elene Gaganidze.
In occasione della recita del 6 dicembre ore 20, proseguendo nella politica di attenzione nei confronti del pubblico giovane, abbiamo deciso di destinare agli under 30 200 posti al costo di 10 euro. Per i possessori della Regio Card Giovani è previsto uno sconto del 50% sul prezzo dei biglietti nelle altre recite del 7, 9, 10 e 11 dicembre e, a partire dalle ore 13 del giorno precedente la recita, biglietti last minute a 10 euro.
I biglietti per tutte le recite sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215, da lunedì a sabato ore 13-18.30; domenica ore 10-14; un'ora prima degli spettacoli - Tel. 011.8815.241 e 011.8815.242 e online su www.teatroregio.torino.it o www.vivaticket.it.