SALE L'ATTESA PER IL DEBUTTO ALLA ROYAL OPERA HOUSE A MUSCAT PER IL BASSO NAPOLETANO
(Alessandra Giorda-Muscat-Oman) Occhi puntatati su uno dei bassi piu' importanti ed apprezzati del momento, Antonio Di Matteo che tra una manciata di giorni salirà sul palco del tempio dell'opera lirica in Medio Oriente, ossia la Royal Opera House Muscat, portando in scena Sparafucile, uno dei personaggi verdiani considerato il "suo cavallo di battaglia". Di Matteo rappresenta una perla rara nel mondo della lirica per un mix di ingredienti che lo caratterizzano: voce di rara bellezza, tecnica perfetta, capacità interpretative straordinarie, il tutto coadiuvato da raffinatezza principesca che non passa certo inosservata quando si esibisce sui palchi dei prestigiosi teatri in Italia e nel mondo, sfoderando una signorilità inconsueta.
Non peteva mancare un artista del suo calibro in un evento tanto atteso e di primaria importanza: la prima mondiale l'opera lirica Rigoletto di Giuseppe Verdi. E' una nuova produzione della Royal Opera House Muscat, in coproduzione con Fondazione Arena di Verona e con il Lithuanian National Opera and Ballet Theatre - a firma del regista di fama mondiale Franco Zeffirelli. Nell'occasione si festeggia il decimo anniversario della Royal Opera House fortemente voluta dallo straordinario e compianto Sultan Qaboos bin Said Al Said, appassionato di opera lirica che, facendo erigere la ROHM, ha lasciato un segno indelebile al popolo omanita richiamando anche l'attenzione dei Paesi del Golfo sull'importanza di questo genere musicale considerato una vera eccellenza italiana nel mondo.
Antonio Di Matteo a febbraio prossimo ritornerà al Teatro San Carlo di Napoli per un Cocerto Gala ne Le tre Regine nei ruoli di Lord Rochefort in Anna Bolena e di Giorgio Talbot in Maria Stuarda, entrambe le opere fanno parte della "Trilogia delle regine Tudor" di Gaetano Donizetti (insieme a Roberto Devereux), al fianco di Sondra Radvanosky. Sarà diretto dal M° Riccardo Frizza vicitore della terza edizione del Premio Ópera XXI in Spagna.
Nell'intervista a seguire il basso partenopeo, dalla voce inconfondibile, svela le caratteristiche del "suo " Sparafucile, rammenta il successo della scorsa estate al Teatro Antico di Taormina, con nomi tuonanti come Leo Nucci e Placido Domingo, il prossimo ritorno al San Carlo e molto altro.
Quali sono le caratteristiche che avrà Sparafucile che porterai in scena sul prestigioso palco della ROHM?
Sarà uno Sparafucile molto intimo, soprattutto nel prima atto dove insieme al Maestro Latham -Koenig abbiamo lavorato sui piano che ci sono scritti in parturira quasi un sussurrare visto che ci troviamo in un vicolo cieco in mezzo alla notte.
Debutti nel tempio dell'opera lirica del Medio Oriente con un ruolo dove eccelli, nell'ultima regia di Rigoletto di Zeffirelli nella celebrazione dei 10 anni della ROHM voluta da Sultan Qaboos bin Said Al Said. Una Première Mondiale! Racconta quale sapore ha questa esperienza, aspettative e desideri
Sono molto felice di fare il mio debutto alla Royal Opera House di Muscat, un debutto molto atteso e soprattutto con la regia del Meastro Franco Zeffirelli. E' la mia prima volta che prendo parte ad un suo capolavoro: che dire il debutto nel debutto!
Nel 2021 sempre con il medesimo ruolo sei stato un indimenticabile Sparfucile, per il Teatro Bellini di Catania, al Teatro Antico di Taormina con Leo Nucci e diretto da Placido Domingo. Quali le emozioni per il successo avuto?
Un'esperienza indimenticabile cantare ed essere diretto dalla "storia" dell'opera credo che lo ricorderò per tutta la vita. È stato un grande successo.
Cosa ti ha insegnato essere al fianco di due artisti così bravi e di forte spessore?
Ho cercato di assorbire come una spugna tutto ciò che potevo da due artisti immensi, spero che dei consigli e suggerimenti così preziosi ricevuti ne farò tesoro per il prosieguo della mia carriera.
La tua carriera procede alla grande. Si è chiuso un 2021 ricco di successi e si è aperto un 2022 con il debutto per l'appunto alla ROHM e segue il ritorno al Teatro San Carlo al fianco di Sondra Radvanovsky. Quali le emozioni?
A febbraio prossimo, pandemia permettendo, ritornerò nel teatro della mia città, il teatro a cui tengo tanto quello che ha battezzato l'inizio della mia carriera. E' stato un sogno fin da bambino, ma non una certezza, Quindi è un grande sogno che si avvera in un importante Galà con nomi straordinari.
Da Verdi a Donizetti per proseguire nei tuoi prossimi appuntamenti con Puccini e Mozart. Spazi tra vari repertori, qual è il tuo preferito?
Sono tutti grandi geni, ma Il mio preferito in assoluto è Giuseppe Verdi.
La tua voce è considerata dal colore unico e di rara bellezza. Quanto è lo studio fatto?
Innanzitutto ringrazio il Signore per questo dono che mi ha dato, ma come tutti noi sappiamo la natura non basta, c'è e credo dovrà esserci sempre più lo studio per migliorare perché non si smette mai di imparare e cercare di custodire questo dono il più possibile.
Non hai mai pensato che la tua mission lavorativa fosse proprio quella di portare, con la tua voce ed il tuo talento, l'opera lirica nel mondo?
Lo sto scoprendo negli anni di carriera che stanno trascorrendo, spero di dare sempre il massimo di non deludere MAI le persone che hanno sempre creduto in me. Spero che questo sogno ancora oggi, dopo circa 10 anni, continui.