
FESTIVAL DELLA VALLE D'ITRIA: SEBASTIAN SCHWARZ NUOVO DIRETTORE ARTISTICO


La Fattoria Vittadini e tanti altri artisti in programma hanno rappresentato il legame che Triola ha voluto creare fra il Festival, la lezione di Paolo Grassi, il Piccolo Teatro di Milano e il mondo della prosa: a Martina Franca hanno così debuttato Giorgio Sangati, Davide Gasparro, Stefano Massini e la compagnia teatrale Eco di Fondo, solo per citarne alcuni.«Lascio il Festival della Valle d'Itria dopo dodici intensissimi e splendidi anni - commenta Alberto Triola - di cui sette a fianco di Fabio Luisi. Il bilancio del lavoro fatto sarà scritto a tempo debito, ma vorrei ricordare le 51 produzioni mandate in scena, di cui 7 di opere novecentesche e 4 di autori contemporanei in prima rappresentazione. Il repertorio esplorato va dal Seicento a oggi e comprende 40 diversi compositori, tra i quali tutti i principali della scuola napoletana. Sono particolarmente fiero del fatto che alcuni dei titoli riscoperti in questi anni a Martina Franca hanno iniziato a essere riproposti in diversi teatri italiani ed europei. Abbiamo dato vita al Premio Celletti e all'Accademia del Belcanto, tra le pochissime a essere riconosciute dal Ministero della Cultura quale "scuola di eccellenza nazionale nell'ambito dell'altissima formazione musicale". Sono centinaia gli artisti con cui ho condiviso questo percorso. Non conto le carriere che sono partite dal Palazzo Ducale, spesso con debutti assoluti (a volte temerari) di cantanti, direttori e registi, che sono oggi tra quelli più affermati nel mondo. Lascio la direzione artistica nelle mani di un caro amico prima ancora che di un validissimo collega: sono sicuro che il festival vivrà con lui molti altri anni di luce. L'ultimo pensiero va al Presidente Franco Punzi e a tutti gli amici e alle persone con cui ho percorso questo lungo tratto di vita, alle maestranze tecniche e a chi opera con generosità davvero ammirevole dietro il palco.
I progetti artistici che ha firmato fino ad ora si sono distinti in Europa per la originalità, pertinenza e consistenza, con una predilezione per il repertorio barocco e le rarità, peculiarità che lo hanno reso candidato ideale per il Festival della Valle d'Itria nel prossimo triennio.«Frequento il festival da vent'anni - dichiara Sebastian Schwarz - e l'ho apprezzato come istituzione esemplare nello stimolare la curiosità e arricchire il panorama operistico internazionale, ricordandoci che è proprio dell'opera, nata nel Bel Paese, contaminarsi con le più diverse culture alla ricerca di nuovi stili e forme. Prenderci cura di questa eredità è nostro compito, per salvaguardare il fragile ecosistema dello spettacolo dal vivo tramite la sfida quotidiana con noi stessi affinché il pubblico sia sempre più numeroso e curioso. I fronti sui quali sono impegnati il Festival e la Fondazione comprendono in primo luogo la produzione di spettacoli, la ricerca scientifica, la formazione del pubblico ma anche quella delle prossime generazioni di artisti che studiano presso l'Accademia del Belcanto, dove non vedo l'ora d'incontrare gli allievi di quest'anno. Sono profondamente onorato da questa nomina e affronto con umiltà la carica e lo straordinario lascito del mio caro amico e stimato predecessore Alberto Triola. Sono felice di continuare ed intensificare la collaborazione con Fabio Luisi, col presidente Punzi e con tutta la squadra martinese».Nelle prossime settimane, il nuovo direttore artistico incontrerà gli organi direttivi e amministrativi del Festival per esporre le linee programmatiche del triennio che culmina nel cinquantenario della manifestazione nel 2024.

