FLORIO E LA CAPPELLA NEAPOLITANA INAUGURANO IL FESTIVAL DI UTRECHT

22.08.2019

Due concerti nel programma 2019 della più rinomata kermesse internazionale dedicata al repertorio pre-classico che si svolge in Olanda dal 23 agosto all'1 settembreAppuntamento annuale d'obbligo per musicisti, studiosi e appassionati di musica antica, quasi il "contraltare antico" del Festival di Salisburgo: il Festival di Musica Antica di Utrecht da 38 edizioni si svolge nella bella cittadina olandese con programmi tematici che per dieci giorni scandiscono dalla mattina alla sera la vita del pubblico che vi arriva da tutto il mondo.

Tema 2019 è "Napoli: Music's Forgotten Capital": dal 23 agosto al 1 settembre, dalle 9 del mattino a oltre mezzanotte si susseguiranno concerti, incontri, master class, dedicate tutte alla città che, durante il Settecento, ha formato i musicisti più apprezzati e contesi al mondo.Protagonista del concerto inaugurale "Passeggiata napoletana" di venerdì 23 agosto è Antonio Florio che, con la sua Cappella Neapolitana, farà un omaggio a San Gennaro con Pace e Partenope, cantata per lo scioglimento del Sangue, testimoniando così il rigore e lo slancio che da sempre anima la sua attività di ricerca, restauro e interpretazione dei "tesori musicali di Napoli".
Lo stesso ensemble insieme a Pino Di Vittorio (tenore) e a Leslie Visco (soprano) sarà interprete del concerto di sabato 24 agosto che illustra il panorama musicale partenopeo del Settecento, con pagine fra le altre di Leonardo Vinci e Giovanni Paisiello e di autori meno noti come Niccolò Grillo e Giuseppe Petrini.

Una nuova occasione di grande prestigio internazionale per l'ensemble musicale che dal 1987 (con la prima denominazione di Cappella della Pietà dei Turchini) è impegnato nello studio e nel recupero del repertorio musicale napoletano tra il Quattrocento e l'Ottocento, diventato celebre a livello internazionale per la qualità dei programmi, la produzione di opere mai eseguite in epoca contemporanea e oltre 40 incisioni discografiche. Giunto ai trent'anni di attività, il gruppo di "coraggiosi pionieri" ha assunto la denominazione di Cappella Neapolitana, mantenendo intatto organico e collaboratori storici che da sempre portano avanti questo progetto musicale.L'appuntamento a Utrecht corona un periodo di successo per Antonio Florio che, nei mesi scorsi, è stato direttore residente del Festival Misteria Paschalia di Cracovia. Una esperienza musicale lunga, acclamata e prestigiosa - quella di Florio ­ che parte dalle prime manifestazioni presso la preziosa Chiesa della Pietà dei Turchini di Napoli (detta "Incoronatella"), per arrivare alle più importanti ribalte internazionali, con l'ambizione di riproporre il repertorio delle fonti napoletane - riscoperte e studiate sin dall'inizio con la collaborazione del musicologo Dinko Fabris - permettendo di recuperare brani di elevatissima qualità compositiva e poetica legati alle figure, non sempre adeguatamente riconosciute dalla storiografia, di autori come Sabino, Salvatore, Netti, Caresana, Veneziano, Leo, Jommelli, Vinci, Latilla, Paisiello, Provenzale. Un percorso culturalmente esaltante e didatticamente di assoluto rilievo che ha contribuito alla riscoperta di importanti tesori musicali, oggi nel repertorio di illustri altri artisti, e alla formazione di un'intera generazione di musicisti non solo napoletani avviati alla "musica antica". Innumerevoli le collaborazioni artistiche e scientifiche avvicendatesi sin da subito e concretizzate in storiche esecuzioni concertistiche e incisioni discografiche di riferimento per etichette come Symphonia e soprattutto Opus111, con la fortunata collana "Les Trésors de Naples". Non si contano poi le esibizioni nelle più prestigiose sedi nel mondo, Stati Uniti, Argentina, Colombia, Brasile, Cile, Cina, Giappone e naturalmente in Europa, vantando anche un invito di Claudio Abbado alla Philharmonie di Berlino. Una parte di questo esaltante percorso artistico era stato compiuto con la creazione a Napoli di un Centro di Musica Antica a partire dal 1997. Dal 2010, a seguito di evidenti divergenze artistiche, gli originari animatori musicali e scientifici, a cominciare da Florio e Fabris, hanno avviato percorsi diversi rispetto alla Fondazione Pietà de' Turchini, difendendo la loro storia e il percorso interpretativo noto in tutto il mondo. Nel 2015, forti anche della collaborazione con la raffinata etichetta discografia spagnola Glossa, i musicisti che si riconoscevano nelle linee programmatiche e poetiche dei Turchini originali - indipendentemente dalla struttura che oggi porta quel nome - si sono ribattezzati "Cappella Neapolitana".

Antonio Florio
Nato a Bari, riceve una formazione classica, diplomandosi in Violoncello, Pianoforte e Composizione al Conservatorio di Bari, sotto la guida di Nino Rota. Approfondisce, in seguito, lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca. Dopo aver dato vita, nel 1987, all'ensemble i Turchini (che nel 2016 prende il nome di Cappella Neapolitana), si dedica con pari impegno all'attività concertistica e ad un'intensa ricerca musicologica, esplorando soprattutto il repertorio della musica napoletana dei secoli XVII e XVIII, recuperando in quest'ambito capolavori dell'opera assolutamente inediti, curandone infine la proposta per i più prestigiosi teatri europei e italiani. Tra i molti titoli riscoperti da Florio citiamo La colomba ferita (1670), Il schiavo di sua moglie (1671) e La Stellidaura vendicante (1674) di Francesco Provenzale, Il disperato innocente di Francesco Boerio (1673), La finta cameriera di Gaetano Latilla (1673), Li Zite'n Galera di Leonardo Vinci (1722), Il Pulcinella vendicato di Giovanni Paisiello (1767), La Statira di Francesco Cavalli (nell'edizione per Napoli del 1666);Motezuma di Francesco De Majo (1765). Nel 1999 e nel 2000 ha diretto l'Orchestra Sinfonica di Santiago de Compostela, presentando La serva padronae lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi. Non meno impegnativa è la sua attività didattica: ha tenuto seminari e masterclass sulla vocalità barocca e sulla musica da camera per il Centre de Musique Baroque di Versailles, per la Fondation Royaumont e per il Conservatorio di Toulouse. È, inoltre, titolare della cattedra di Musica da camera del Conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli dove svolge un corso universitario sullo stile e il repertorio barocco. È direttore artistico dello "Scarlatti LAB", laboratorio per la musica barocca a cura dell'Associazione Scarlatti di Napoli. Tra i suoi impegni più recenti citiamo l'opera di recupero e di revisione dell'opera seria di Leonardo Vinci La Partenope, la cui edizione è stata realizzata nel 2004 e sarà proposta in forma scenica quest'anno nel Teatro di Ponferrada e nell'Auditorio di León, in Spagna. Il 2005 ha visto Antonio Florio dedicarsi alla riscoperta e revisione dell'opera La finta giardiniera di Pasquale Anfossi, già proposta insieme all'omonimo titolo mozartiano presso la Fondation Royaumont, in forma di concerto e successivamente in forma teatrale, costituendo anche argomento di uno stage internazionale. Quindi, nel 2006, ha diretto il suo ensemble nell'ambito del prestigioso festival "Anima Mundi" di Pisa, prima di portare in Cina, attraverso quattro tappe, lo spettacolo Festa Napoletana.Nello stesso anno, nell'ambito del Festival di musica antica del MediterraneoMousiké di Bari, Antonio Florio ha ricevuto il primo "Premio per la diffusione della Musica Mediterranea". Nel corso della stagione concertistica del 2007 è stato ospite dell'Accademia Chigiana di Siena e del Ravenna Festival, dell'Associazione Scarlatti di Napoli, del Centre Lyrique D'Auvergne di Clermont Ferrand in Francia e del Ravello Festival. Nel 2008 ha diretto al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Mercadante di Napoli l'opera Alidoro di Leo, il cui allestimento, racchiuso in un dvd, si è recentemente aggiudicato il prestigioso riconoscimento del "Diapason d'Or" e "Orphèe d'or-Paris-accademie du disque lyrique". Insieme a quest'ultimo, ad Oviedo in Spagna, gli è stato attribuito il premio "Luis Gracia Iberni" - corrispondente al nostro premio Abbiati - per la Miglior Direzione Musicale in occasione della prima esecuzione in tempi moderni dell'opera Ottavia restituita al trono di Domenico Scarlatti, presentata a San Sebastian nell'agosto del 2007. Nell'ottobre 2008 si è aggiudicato inoltre il "Premio Napoli", nella sezione "Eccellenze Nascoste" della città. Ha partecipato al Festival "MITO" presentando in versione concertistica l'opera Aci, Galatea e Polifemo di Handel nel Teatro dell'Arte di Milano, poi nel giugno 2009 in versione scenica, con la regia di Davide Livermore, al Teatro Regio di Torino. Sempre nel 2009, ha presentatoLa Partenope di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna Teatro di San Carlo di Napoli, La Maestranza di Sevilla, La Coruna, Santander, Murcia e Premio Oviedo per la miglior produzione teatrale e una lunga tournée in Italia con lo Stabat Mater di Pergolesi. Nel 2010, ha diretto Orfeo ed Euridice di Fux alla Konzerthaus di Vienna, e in più occasioni l'orchestra barocca "Casa da Musica" di Oporto e l'Orchestra di Galicia-La Coruna. Nel 2012 ha diretto alla Konzerthaus di Vienna Dorimena e Tuberone di Francesco Conti e L'incoronazione di Poppea di Monteverdi al teatro Calderon di Valladolid con la regia di Emilio Sagi. Nel 2018 ha diretto L'Orfeo di Monteverdi al Teatro regio di Torino (ripreva televisiva su Rai5) e Siroe, re di Persia di Leonardo Vinci al Teatro San Carlo di Napoli, uscito recentemente su cd per l'etichetta Dynamic) ed è stato ospite della Società del Quartetto di Milano per il Concerto di Natale; lo scorso aprile è stato direttore ospite del Festival Misteria Paschalia di Cracovia.

Cappella Neapolitana Antonio Florio
Ensemble fondato nel 1987 da Antonio Florio inizialmente col nome di Cappella della Pietà de' Turchini, è costituito da strumentisti e cantanti specializzati nell'esecuzione del repertorio musicale napoletano di Sei e Settecento, e nella riscoperta di compositori rari. L'originalità dei programmi ed il rispetto rigoroso della prassi esecutiva barocca ne fanno una delle punte di diamante della vita musicale italiana ed europea. L'ensemble è stato invitato ad esibirsi su palcoscenici importanti (Accademia di Santa Cecilia di Roma, Teatro di San Carlo, Palau de la Música di Barcellona, Berliner Philharmonie, Wiener Konzerthaus, Teatro Lope de Vega di Siviglia, Associazione Scarlatti di Napoli, Teatro La Monnaie) e ha preso parte ai maggiori festival di musica antica europei: Festival Monteverdi di Cremona, Festival di Versailles, Nancy, Nantes, Metz, Caen, Ambronay, Festival de Otoño di Madrid, Festival di Musica Antica di Tel Aviv, Barcellona, Potsdam, BBC Early Music Festival, Cité de la Musique di Parigi, Saison Musicale de la Fondation Royamount, Festival "Mozart" di La Coruña. Ricco il cartellone delle opere portate in scena o eseguite in forma concertistica: Il disperato innocente di Boerio, Dido and Æneas e The Fairy Queen di Purcell,Festa napoletana, La Statira principessa di Persia (per il San Carlo), quindiMontezuma di Ciccio De Majo, La Partenope di Vinci in prima moderna, La finta giardiniera di Anfossi, L'Ottavia restituita al trono di Domenico Scarlatti, La Salustia di Pergolesi, Aci Galatea e Polifemo di Handel.

 L'ensemble ha registrato per Radio France, per la BBC di Londra, per la Radio belga, spagnola, tedesca e austriaca e nel 1998 è stato impegnato nella realizzazione di un documentario per la televisione belga e di un film dedicato all'opera buffa per l'emittente franco-tedesca ARTE (vincitore del premio UNESCO). Particolarmente intensa è l'attività discografica, con la realizzazione di sette cd per l'etichetta Symphonia dedicati ad inediti del repertorio napoletano barocco e in più occasioni premiati dalla critica internazionale. Dal 1996 ha inciso per la prestigiosa etichetta Opus 111-Naive di Parigi, pubblicando 15 titoli per la collana "Tesori di Napoli". Tra i numerosi riconoscimenti si segnalano il Premio 1996 del quotidiano francese Le Monde, il premio "Vivaldi" della Fondazione Cini di Venezia, il premio "Abbiati" dell'Associazione Nazionale Critici Musicali, il "Diapason d'Or" per Li Zite'n Galera(1999) e per Il Pulcinella vendicato (2002), e Le Cantate Spagnole di Vinci (2006); il Premio "Charles Cros" dell'Accademie du Disque (1999), il "Timbre de Platine" per La Statira di Francesco Cavalli. Dal 2005, infine, hanno registrato per la casa discografica francese Eloquentia lo Stabat Mater di Pergolesi, la Missa Defunctorum di Provenzale e le Cantate napoletane del '700. Alla Cité de la Musique di Parigi l'ensemble si è esibito nella doppia esecuzione de La Partenope di Handel e di Vinci; sempre in Francia ha eseguito La finta giardinieradi Pasquale Anfossi, in collaborazione con la Fondation Royaumont, ed è stato fra i protagonisti della settimana di musica napoletana organizzata dal Ministero della Cultura spagnolo. Quindi si sono esibiti a Pisa, nell'ambito del Festival "Anima Mundi", ed ancora in Cina, in Giappone e in Portogallo. 

Fra i numerosi progetti esteri e tournée che hanno coinvolto l'ensemble negli ultimi due anni, primeggiano la messa in scena dell'Ottavia restituita al trono di Domenico Scarlatti - che è valsa ad Antonio Florio il prestigioso "Premio Oviedo per la Miglior Direzione Musicale" - l'esecuzione de La Passione di Antonio Caldara al Festival de la Chaise Dieu in Francia e al Festival di Ravello, e la tournée negli Stati Uniti nel corso della quale l'orchestra si è esibita a New York e a Washington. L'Ensemble ha inoltre inaugurato la stagione di concerti 2007/2008 di Radio Tre tenuti nella Cappella Paolina nel Palazzo del Quirinale in Roma con il concerto Angeli e Demoni. Il 2008 li ha visti coinvolti nella messa in scena delle opere L'Alidoro di Leo presso il Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia e il Teatro Mercadante di Napoli - da cui è tratta la registrazione di un dvd che si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento del "Diapason d'Or" oltre "L'Orphèe d'or" dell'Accademie du Disque Lyrique de Paris - e La Salustia di Giovan Battista Pergolesi coprodotta dal Festival de Radio France di Montpellier e dalla Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Hanno partecipato, inoltre, al Festival "MITO" presentando in versione concertistica l'opera Aci, Galatea e Polifemo di Handel nel Teatro dell'Arte di Milano, ripresa poi in versione scenica, con la regia di Davide Livermore. L'Orchestra, infine, è stata insignita nel 2008 del "Premio Napoli", per la sezione speciale "Eccellenze Nascoste" della città e nel corso del 2009 è stata impegnata nell'allestimento della Partenope di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna e in una lunga tournée in Italia con lo Stabat Mater di Pergolesi. 

Nel gennaio 2010 l'ensemble ha eseguito, in prima edizione moderna, Orfeo e Euridice di Fux alla Konzerthaus di Vienna. Nel corso del 2012 si sono esibiti alla Konzerthaus di Vienna, al Teatro Calderon di Valladolid con L'Incoronazione di Poppea di Monterverdi in un allestimento di Emilio Sagi, alla Laeiszhalle di Amburgo, alla Philhamonie di Colonia e all' auditorium di Cuenca per la Semana de musica religiosa. Nell'aprile del 2013 sono stati impegnati in una tournee con Giovanni Sollima per importanti istituzioni concertistiche italiane e con altri programmi, hanno suonato per l'Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, L'Auditorio Nacional di Madrid, L'Opera di Losanna. Nel corso del 2014 si sono esibiti per Festival "Terra Sem Sombras" in Portogallo, a San Pietroburgo per il festival of Early Music e all'inizio del 2015 a Chicago per il Museum of Fine Arts e l'Istituto Italiano di Cultura. Con l'etichetta discografica Glossa hanno inciso 7 cd:L'Adoratione de' Maggi di Cristofaro Caresana (premio discografico "Christmas Choice" BBC review), Tenebrae - musica per la Settimana Santa a Napoli, uscito ad aprile 2011, Neapolitan cello concertos con Giovanni Sollima come solista ed autore di uno dei brani scritto su commissione dell'ensemble, Il tesoro di San Gennaro. Sacred Music in Early 18th Century in Naples , I viaggi di Faustina con il soprano Roberta Invernizzi (recording of the month per BBC magazine), La Santissima Trinità, oratorio di Gaetano Veneziano, Domenico Gizzi, a star castrato in baroque Roma con Roberta Invernizzi.
Comunicato Stampa