MADAMA BUTTERFLY AL TEATRO REGIO DI TORINO- Recensione

15.06.2023

(Alessandra Giorda- Torino)  La Première de Madama Butterfly  di G. Puccini si apre con un episodio di cronaca alquanto deplorevole in occasione della richiesta da parte della direzione del Teatro Regio di osservare un minuto di silenzio in segno di lutto nazionale per la morte di Silvio Berlusconi.  A parte che meno della metà degli spettatori si sono alzati in piedi, indecente chi ha disturbato il minuto di silenzio con fischi e commenti vergognosi. Si presuppone che chi partecipa alla Première di un'opera sia stato educato in maniera tale da sapersi comportare in un ambiente di cultura e di livello. Le mie "parole" non sono dettate da idee politiche, ma sono indignata di come alcune persone nemmeno innanzi alla morte hanno la sensibilità e, ribadisco, l'educazione di sapersi comportare. Poichè il minuto di silenzio non era rivolto solo al politico ed imprenditore, ma  all'uomo morto.  VERGOGNA! Inoltre rammento che la direzione del Teatro Regio ha seguito  le direttive  nazionali del  Governo  e del Ministero della Cultura, quindi tripla mancanza di rispetto non solo per da dipartita di Berlusconi, ma anche delle Istituzioni in un contesto  ove i partecipanti dovrebbero perlomeno sapersi comportare pubblicamente. Chiuso questo preambolo che mai avrei voluto scrivere, procedo con quanto segue.


Barno Ismatullaeva, che sostituisce Valeria Sepe infortunataporta in scena una Cio Cio San assai convincente sotto tutti punti di vista.  Lei è  geisha adolescente venduta come sposa ad un ufficiale della Marina americana, ossia Pinkerton. Lodevole come il soprano uzbeco abbia cesellato a livello attoriale ogni singolo momento della recita per volgere ad un finale fortemente empatico e struggente dove era quasi impossibile trattenere le lacrime. Molto brava  anche sulle note de "Un bel di vedremo" ma  raggiunge l'apice in  "Tu, tu, piccolo Iddio" dove mette in luce la tragicità del vissuto del momento. 

Lodi si spendono per Matteo Lippi, tenore, alias Pinkerton che sfoggia in scena doti seduttive proprie del "bello ed impossibile" senza scrupoli, di quello che usa le donne per puro divertimento senza alcuna implicazione sentimentale. Seduce con molta disinvoltura l'appena quindicenne Cio Cio San, da lui ribattezzata Madama Butterfly è deciso e crudo a portarle via il figlio concepito per caso durante l'atto sessuale fine a se stesso dove i sentimenti sono un'utopia. Molto bravo anche sotto il profilo vocale.

Damiano Salerno veste i panni Sharpless  decisamente una valida figura baritonale dalla presenza scenica che non passa certo inosservata.

Ksenia Chubunova, mezzosopranofa parte degli Artisti del Regio Ensemble,  è una Suzuki dalle singolari capacità espressive che dona lustro al suo personaggio e dotata di forte empatia.

Irina Bogdanova, soprano, anch' ella  fa parte degli Artisti del Regio Ensemble, è una convincente Kate Pinkerton capace di evidenziare molto bene l'obiettivo per il quale è giunta in Oriente, ossia quello di portare via a Madama Butterfly il figlio di suo marito, ma anche capace di  sfoderare una certa sensibilità materna nei confronti della madre del bambino rendendosi conto dell'enorme sacrificio che chiede alla protagonista dell'opera.

Lodi si spendono  il Goro di Massimiliano Chiarolla per un'ottima vocalità,  così come tutti i ruoli minori. Si mettono in particolare luce  Daniel Giulianini Lo zio Bonzo e Michele Patti Il principe Yamadori che svolgono una recita assai piacevole.

Sul podio il M° Dmitri Jurowski, parecchio applaudito dalla sala che dirige la rinomata Orchestra del Regio. 

Come sempre l'allestimento di Damiano Michieletto ha fatto discutere e diviso tra chi lo osanna e chi non condivide. Questa regia, ripresa da Elisabetta Acella,  si ripresenta per la terza volta sul prestigioso palcoscenico del Teatro Regio  in una ambientazione moderna asiatica  dove le  scene  Paolo Fantin ed i costumi di Carla Teti sono congrui ai dettami del regista:  tabelloni pubblicitari di vario genere, compreso l'attuale burger, sfavillanti luci al neon, prostitute e passeggio in minigonna e maglietta aderente nella classica metropoli dei giorni nostri. 

Come sempre le regie contemporanee sono amate o odiate e dividono gli spettatori tra i pro ed i contro.

Recensione del 13/06/2023

Le recite di Madama Butterfly di G. Puccini  proseguono nelle date del  15- 16- 17- 18- 20- 22- 23- 25-27 giugno 2023