MAURIZIO POLLINI ALLA SCALA CON CHOPIN E DEBUSSY

Maurizio Pollini torna a Chopin e Debussy, autori che hanno accompagnato tutta la sua vita dimusicista. Lunedì 18 febbraio alla Scala il pianista milanese eseguirà nella prima parte i Deuxnocturnes op. 62, la Polonaise in fa diesis min. op. 44, la Berceuse in re bem. magg. op. 57 e lo Scherzo in do diesis min. op. 39 di Chopin, mentre la seconda parte sarà dedicata al Primo libro dei Préludes di Debussy. A Chopin è dedicata anche l'ultima fatica discografica di Pollini per Deutsche Grammophon, pubblicata lo scorso 25 gennaio.
Maurizio Pollini sarà nuovamente alla Scala martedì 7 maggio per un concerto straordinario conl'Orchestra dell'Accademia Teatro alla Scala diretta da Zubin Mehta a favore della Fondazione Saint Francis Home - Panthakot, India. In programma il Concerto in la minore di Robert Schumann, incastonato tra l'Ouverture Egmont e la Sinfonia n. 7 di Beethoven.
Venerdì 16 febbraio alle ore 17 Maurizio Pollini incontrerà gli studenti dei Conservatori, delle Scuole Civiche di Musica e delle Università di Milano e della Lombardia che assisteranno poi al concerto di lunedì 18 tramite i Gruppi di Interesse Scala organizzati dal Servizio Promozione Culturale. L'incontro avrà luogo nel Ridotto dei Palchi del Teatro e il Maestro Pollini sarà affiancato dal Professor Franco Pulcini.
Il nome di Maurizio Pollini evoca una carriera inestimabile, storia di uomo e d'artista riconosciuta in tutto il mondo, applaudita dal pubblico e dalla critica di ogni latitudine e di più generazioni.
Protagonista da oltre quaranta anni presso tutti i maggiori centri musicali d'Europa, America e Giappone, Maurizio Pollini ha suonato con i più celebri direttori. Le orchestre più importanti del mondo hanno fatto a gara per accompagnarlo, così come le istituzioni concertistiche e i festival più prestigiosi che hanno ospitato i suoi recital.
Molti sono i riconoscimenti che gli sono stati tributati: l'Ehrenring, consegnatogli dai WienerPhilharmoniker (1987), il Goldenes Ehrenzeichen della città di Salisburgo (1995), l'Ernst-von-Siemens Musikpreis di Monaco (1996), il Premio "Una vita per la musica - Arthur Rubinstein" ricevuto a
Venezia (1999) e il Premio Arturo Benedetti Michelangeli del Festival di Brescia e Bergamo (2000), nonché, nell'estate 2004, la nomina di Artiste étoile al Festival di Lucerna.
Il suo repertorio si estende da Bach ai contemporanei e la sua discografia include, oltre alle grandi pagine del repertorio classico-romantico, anche opere di Schoenberg, Webern, Berg, Nono, Manzoni, Boulez, Stockhausen. Artista esclusivo della Deutsche Grammophon Gesellschaft, DGG gli ha dedicato nei mesi scorsi un cofanetto con tutte le incisioni fatte per loro. L'ultimo CD, pubblicato nelle recenti settimane, è dedicato alle ultime opere di Chopin.
Nel 2010 gli è stato assegnato il Premio Imperiale a Tokyo. Nel 2012 il Royal Philharmonic SocietyAward per il ciclo di concerti fatto a Londra nel 2011. Nel 2013 l'Università Complutense di Madrid gli ha conferito la Laurea Honoris Causa.
La vita artistica di Maurizio Pollini è strettamente legata al Teatro alla Scala, dove ha debuttatosedicenne nel 1958 eseguendo in prima assoluta la Fantasia per pianoforte e strumenti a corda di Giorgio Federico Ghedini sotto la bacchetta di Thomas Schippers. Vi sarebbe tornato due anni più tardi, subito dopo la vittoria al Concorso Chopin di Varsavia, con il Primo Concerto di Chopin diretto da Celibidache, e poi costantemente per 142 tra recital e concerti con direttori come Abbado, Muti, Barenboim, Boulez e Chailly, presentando un vasto repertorio che spazia dal Romanticismo alla musica contemporanea, inclusa l'integrale delle Sonate di Beethoven in sette concerti nel 1995.
Comunicato Stampa