MADAMA BUTTERFLY A TORINO recensione

04.07.2021

(Alessandra Giorda- Torino) Madama Butterfly è il secondo titolo operistico messo in scena al Regio Opera Festival molto ben accolto da un attento pubblico per una Première che non passa inosservata.

Yuri D'Agostino interpreta il M° Giacomo Puccini in maniera eccellente facendo "rivivere" il celebre compositore toscano. Un'idea, senza ombra di dubbio, che si sposa molto bene nel contesto del Festival che ha come slogan "A Difesa della Cultura" e che si propone per un vasto pubblico, anche non avvezzo all'opera.  Avere direttamente il compositore, perchè proprio così sembrava, che passo dopo passo spiega la storia con qualche aneddoto personale, è una chicca. Una vera Difesa della Cultura andando a teatro e capendo bene quello che si sta per vedere.

Sul podio  il M° Pier Giorgio Morandi per una direzione sempre attenta e puntuale.

Punta di diamante della serata è lei, Rebeka Lokar che porta in scena una Cio Cio San con una vocalità perfetta e raffinata in ogni sfumatura. Sfodera doti attoriali eccelse mettendo in luce una Madame Butterfly dai vari colori. Dall'ingenua e tenera ragazzina quindicenne che crede in un amore vero e sogna di lasciare Nagasaky per vivere in America al fianco del suo amato, poichè Cio Cio San è sicura del ritorno di Pinkerton, anche dopo tre anni dalla sua partenza, infatti sulle note di "Un bel di vedremo" si snocciola la speranza mista alla certezza di rivederlo, fino allo scontro con la dura realtà. Qui si rende conto di avere perso tutto, l'amore, il figlio, il sogno di una vita nuova e felice, ma solo una cosa le è rimasta: la dignità! Tutto lo struggimento possibile si evince sulle note di "Tu, tu piccolo Iddio" magistralmente cantato e recitato per poi giungere al gesto estremo: il suicidio.

Il soprano sloveno vanta una lunga gavetta dove non sono mancati momenti bui alternati a quelli speranzosi, quelli che ti fanno assaporare che forse stai per farcela per poi imbattersi là dove tutto sembra quasi perduto ed i numerosi sacrifici e tanto studio sembrano non bastare. Tuttavia la Lokar ha sempre creduto nel suo sogno, in se stessa, nelle sue capacità e con tanta tenacia mista a doti vocali degne di nota l'hanno, ormai da tempo, consacrata una delle più belle voci del momento sul panorama lirico internazionale paragonandola ad altisonanti nomi, con il medesimo registro vocale, dell'Olimpo della lirica. 

Al fianco di una Rebeka Lokar, che brilla di luce propria, Antonio Poli, un degno Pinkerton ben calato nel suo ruolo, dotato di fascino e dai tratti un pò spaccone. Toccante il duetto tra Butterfly e Pinkerton "Vogliatemi bene, un ben piccolino", dove entrambi danno il meglio e sulle note di "Addio fiorito asil" il tenore laziale chiude con lustro la sua performance.

Al fianco di Cio Cio San, lei la fedele, protettiva, dai tratti inquieta e senza dubbio devota Suzuky, alias Sofia Koberidze che raccoglie molti applausi dal pubblico per una recita svolta in maniera brillante. Assai apprezzata, non solo vocalmente, ma anche nelle arti attoriali

Grande professionalità sfodera Alessio Verna nel ruolo di Sharpless essendo perfettamente in linea con i toni del suo personaggio così come Didier Pieri nel ruolo di Goro.

Completano il ricco cast Roberta Garelli nel ruolo di Kate Pinkerton, Franco Rizzo, commissario imperiale e Sofia La Cara ( figlio di Butterfly e Pinkerton)

Plauso per Orchestra e Coro del Teatro Regio. Firma la regia Vittorio Borrelli, le scene Claudia Boasso, i costumi molto belli di Laura Viglione, le luci di Andrea Anfossi e come sempre Andrea Secchi svolge un ottimo lavoro come Maestro del coro. Da sottolineare l'apprezzabile coro a bocca chiusa che accompagna la veglia notturna  di Cio-Cio-San che attende il suo Pinkerton.

Madama Butterfly è una delle opere più rappresentate al mondo ed  è "L'opera più sentita e suggestiva che io abbia mai concepito" così disse il M° G. Puccini.

Le prossime recite Mercoledì 7 luglio ore 21:00 e Venerdì 9 luglio ore 21:00 nella splendida cornice di Palazzo Arsenale a Torino.