SONO FELICE PER IL MIO DEBUTTO AL SAN CARLO DI NAPOLI

( Alessandra Giorda) La lunga attesa che hanno avuto i napoletani per il debutto al Teatro San Carlo di George Gagnidze è stata ripagata dalla formidabile recita che il baritono georgiano ieri sera ha messo in scena. D'altro canto non poteva che non essere così, poichè l'artista ha raccolto plausi meritati nei teatri più prestigiosi del mondo dal Met di New York alla San Francisco Opera, alla Scala di Milano, all'Arena di Verona, alla Stastsoper di Berlino.....
Ieri il debutto al prestigioso Teatro San Carlo di Napoli nel ruolo di Alfio in Cavalleria Rusticana. Quali sono le caratteristiche di questo personaggio?
Sono davvero felice di aver debuttato in questo importante teatro che è uno dei più importanti in Italia e nel mondo ed è un onore cantare qui. Alfio è un uomo di famiglia, molto onesto e, quando capisce che la moglie lo tradisce, impazzisce. Anche se il suo è un comportamento un po' medievale, posso capire perché poi uccide Turiddu. Nel contesto storico del periodo, in Sicilia, doveva difendere il suo onore e se non avesse reagito, sarebbe stato cacciato dal villaggio. Non è un Tonio, non è uno Iago: in fondo è una persona brava ed onesta.
Cosa c'è di George in Alfio?
L'amore per la famiglia!

Sul podio Juraj Valčuha, uno dei direttori d'orchestra più prestigiosi. Un commento?
Non avevo ancora lavorato con Juraj Valčuha prima di questa Cavalleria, ma già sapevo che è un Maestro molto noto e avevo sentito parlare benissimo di lui. Sono molto contento di poter collaborare con questo direttore per la prima volta e devo dire che stiamo lavorando benissimo insieme.
Il cast è eccellente! Tanti artisti di grande importanza: in questi casi c'è più competizione o armonia?
In generale la competizione è una cosa importante nel nostro lavoro, ma non deve esser in senso negativo nè mai gelosia. Una competizione che ti stimola è importante, perchè quando ti accorgi che i tuoi colleghi sul palco cantano benissimo non puoi non essere all'altezza, ma se si può fare ancora meglio. Quindi avere grandi artisti come in questa Cavalleria Rusticana è importante e stimola a dare il meglio di se stessi. Con Violeta Urmana e Marcelo Alvarez abbiamo lavorato molto insieme, al Met, a Parigi, alla Scala... Sono cantanti e persone eccezionali, grandi amici con cui si lavora benissimo ed in perfetta armonia.
In Cavalleria Rusticana c'è uno spaccato della Sicilia, oltretutto l'opera è tratta dalla novella omonima di Giovanni Verga. Cosa ti attrae di questa storia e della Sicilia essendo tu di origine di un Paese molto diverso?
Il concetto che la violenza non porta mai a niente, ma sempre solo sofferenza. Ora nel ventunesimo secolo abbiamo la fortuna che almeno in certi Paesi è possibile vivere la propria vita in modo libero, senza la pressione della società.
Nel tuo repertorio c'è molto Verdi, quali altri repertori ti piacerebbe esplorare oltre a Mascagni e Leoncavallo?
Ci sono alcuni ruoli che vorrei assolutamente debuttare: di Puccini, Jack Rance nella "Fanciulla del West", poi anche dei ruoli verdiani come il Conte di Luna, che ho solo fatto in concerto, o le parti per baritono ne I Due Foscari, Masnadieri o Ernani. Vorrei anche riprendere il ruolo di Jochanaan in Salomè, che ho cantato all'inizio della mia carriera, o l'Olandese volante di Wagner. Canto anche il repertorio russo che è perfetto per me.
Tu sei nativo di Tbilisi in Georgia quanto è apprezzata la lirica nel tuo Paese?
La Georgia è una nazione molto musicale, c'è una grande tradizione di musica folkloristica ed il nostro canto polifonico è molto famoso. Anche la lirica ormai è apprezzata e c'è un teatro d'opera a Tbilisi dal 1896 con tantissimi cantanti lirici georgiani come Paata Burchuladze, Lado Ataneli, Anita Rachvelishvili, Nino Machaidze o Nino Surguladze che hanno fatto o stanno facendo una carriera internazionale.