
STANDING OVATION PER LA SECONDA RECITA DI RIGOLETTO ALLA ROH DI MUSCAT

( Alessandra Giorda- Muscat.-Oman) Se il cast del 20 gennaio scorso non ha convinto per la tanto attesa World Premiere di Rigoletto alla ROHM, quello del 21 gennaio 2022 ha senza dubbio infuocato il pubblico che ha riconosciuto il lavoro svolto con una standing ovation. Encomio per il Direttore Generale della ROHM, Umberto Fanni che ha fortemente voluto la messa in scena di questo capolavoro di Giuseppe Verdi.
Un Rigoletto degno di essere portato nel tempio dell'opera lirica in Medio Oriente che compie 10 anni. La ROHM è stata fondata dall'amatissimo Sultan Qaboos bin Said Al Said ( il popolo omanita ancora piange la sua dipartita avvenuta il 10 gennaio 2020), che se fosse stato presente avrebbe gioito insieme al pubblico e al cast per il successo indiscusso della recita.
Un cast eccellente in toto per una serata sold out e alla presenza di illustri nomi tra i quali il Lettore di italiano presso la Sultan Qaboos University nonchè addetto culturale presso l'ufficio Culturale dell' l'Ambasciata d'Italia a Muscat, Caterina Mirasolo. Anche per questa recita l'assenza di Sultan Haitham bin Tariq Al Said, probabilmente impossibilitato per impegni precedentemente presi.
Sul podio la prestigiosa bacchetta M° Jan Latham-Koenig che ha diretto in maniera pregevole l'Orchestra e il Coro della Fondazione Arena di Verona, affiancati dall'Omani Opera Choir. L'opera è co-prodotta con la Fondazione Arena di Verona e la Lithuanian National Opera and Ballet Theatre.
Vladislav Sulimsky è un degno Rigoletto che domina in scena sfoderando le caratteristiche del buffone di corte in ogni sfaccettatura. D'impeto sulle note di "Cortigiani, vil razza dannata. Misurato in scena e a proprio agio nei panni di padre straziato. Fisicità perfetta per il meraviglioso costume indossato, con straordinaria disinvoltura, che è esposto al Museo Zeffirelli presso la Royal Opera House Gallery fino a marzo prossimo.
Enkeleda Kamani porta in scena una Gilda quasi vera. E' elegante e precisa.
Ivan Magri è un Duca di Mantova che non passa inosservato molto apprezzato nel duetto con Gilda "È il sol dell'anima". Entusiasma sulle popolari note de "Questa o quella per me pari sono" la ballata del Duca nel primo atto, così come " La donna è mobile" la canzone del Duca nel terzo atto, portandosi a casa applausi notevoli.
Dalle tinte forti e ben dosato il sicario cesellato con attenzione in ogni particolare per il tenebroso Sparafucile di Antonio Di Matteo. Magnifico per ingredienti non certo scontati come classe, perfezione vocale, autorevolezza attoriale e raffinatezza ai quali il basso partenopeo ci ha abituato e continua a sfoderare in scena raccogliendo apprezzamenti di pubblico e critica rendendo i suoi peronaggi ricchi di un inconsueto fascino inossidabile.
Completano il cast:
Maddalena: MARIA BAKAROVA
Giovanna: AGOSTINA SMIMMERO
Conte di Ceprano: KURT RYDL
Contessa di Ceprano: CLARISSA LEONARDI
Matteo Borsa: DAVE MONACO
Conte di Monterone: KRISTINN SIGMUNDSSON
Marullo:CHRISTIAN PEREGRINO
Un usciere: OMAR KAMATA
Un paggio: BARBARA MASSARO
Il grande Franco Zeffirelli lavorò parecchio a questo Rigoletto presentandolo personalmente nel 2018 all'età di 95. Oggi è Stefano Trespidi.
il regista collaboratore designato a realizzare le idee di Zeffirelli. Le spettacolari scenografie portano la firma di Carlo Centolavigna, i costumi quella di Maurizio Millenotti. L'intero allestimento è realizzato dalla mestria artigianale italiana: dai costumi della sartoria Farani di Roma alle scene realizzate nei laboratori della Fondazione Arena di Verona e a Tivoli (Roma) per la parte in vetroresina.
Recita del 21 gennaio 2022
Per la recita del 20 gennaio 2022 https://www.iltelevisionario2.net/l/rigoletto-di-verdi-per-i-festeggiamenti-dei-10-anni-della-rohm/

